Nuova truffa estiva via SMS
È in arrivo una nuova truffa via SMS. Da poco più di un paio d’ore sui nostri telefonini, sono iniziati ad arrivare degli strani SMS provenienti dal numero +3343253250.
Il contenuto è chiaro e preciso: bisogna andare sul sito Web www.5333prepagata.com per sbloccare la nostra carta prepagata -una non ben identificata Evolution- inspiegabilmente bloccata.
Cliccando sul sito si è dirottati su una pagina graficamente simile a quella ufficiale delle Poste Italiane, da dove si è indotti a inserire le proprie credenziali d’accesso al servizio. Attenzione però, questo non è il sito ufficiale delle Poste Italiane bensì una pagina creata al solo scopo di phishing.
Mai come in questi casi è importante non abboccare all’amo per non essere truffati.
Cosa fare se ho abboccato?
Codice Verde: Se hai già cliccato sul link, non ti preoccupare, da un’analisi veloce delle pagine html contenute sul sito, sembra che – allo stato attuale – non ci sia alcun malware. Basta quindi chiudere il browser e il gioco è fatto.
Codice Giallo: Se hai risposto all’SMS con un bel “vai al diavolo”, non ti preoccupare e cestina il messaggio. Sappi però, che il malintenzionato sa che il tuo numero di telefono è attivo e potenzialmente potresti essere, in futuro, vittima di altri tentativi di frode.
Codice Rosso: Hai digitato i tuoi dati d’accesso nel sito di phishing? Chiudi subito il sito, vai sul sito ufficiale delle Poste Italiane (https://www.poste.it/), accedi con le tue credenziali e cambia al più presto la password d’accesso prima che lo faccia il malintenzionato al posto tuo.
Cos’è il phishing?
Il phishing è un tipo di truffa effettuata su Internet attraverso la quale un malintenzionato cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso, fingendosi un ente affidabile in una comunicazione digitale.
Da quale server cercano di rubarci le credenziali?
Tramite uno dei tanti servizi di whois è possibile ricercare informazioni riguardanti l’intestatario del dominio. Ovviamente, i malintenzionati più scaltri celano queste informazioni con dati finti o appoggiandosi a servizi che ne garantiscono la privacy.
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