Molte le polemiche sulle antenne 5G. Ma come funzionano i ponti delle grandi TLC?

antenna 5g

Gli smartphone sono ormai in grado di ricevere chiamate dappertutto grazie agli impianti RIPETITORI, che consentono di essere sempre collegati alla rete mobile. Ma come funziona questa tecnologia? Te lo sveliamo noi!

Sembra quasi paradossale, ma oggi quasi tutti desiderano poter godere di una perfetta qualità vocale per il proprio smartphone, di navigare rapidamente sul Web e preferibilmente poter vedere sul display sempre cinque tacche, a conferma di una ricezione potente del segnale. Nessuno però vuole che l’indispensabile ripetitore venga installato nelle vicinanze della propria abitazione. Ma quella “cosa” che sovrasta i tetti, è veramente pericolosa? Qualunque sia la tua opinione sui ripetitori, la telefonia moderna non può fare assolutamente a meno di queste “stazioni-base”, come affermato
dagli esperti. Ma cosa nasconde la tecnologia di questi tralicci grigi? Come può il ripetitore riconoscere a quale rete è allacciato lo smartphone? Come vengono aggiornati? A chi appartengono e chi provvede ad accertarsi che rispettino i valori limite per le radiazioni? Ti forniamo noi
la risposta a tutte le tue domande!

Ad ognuno la propria rete…

Il tuo cellulare o smartphone come potrà riconoscere quali sono le stazioni-base a cui collegarsi? Tutto questo viene gestito dal cosiddetto “Segnale di rete”: “il ripetitore invia permanentemente
un segnale di rete via onde radio”, come precisato da un esperto di telefonia mobile. Sulla scheda SIM del tuo gestore sono memorizzate digitalmente le informazioni, che rivela a quali reti puoi allacciarti e qual è il loro segnale. Non appena viene localizzato il ripetitore corretto, il tuo smartphone o cellulare avvia la procedura di accesso alla rete. I dati vengono inoltrati attraverso un centro di smistamento ad un server del gestore di telefonia. Se il server autorizza la procedura, si attua quindi il collegamento con la rete attraverso il ripetitore.

A quale cella connettersi?

Anche quando non stai telefonando, chattando o navigando, il collegamento con la rete del tuo provider dovrà essere sempre attivo. Solo in questo modo avrai la sicurezza di poter ricevere
telefonate o inviare messaggi WhatsApp. Il collegamento viene sempre indirizzato alla stazione-base, che offre in quel momento il miglior segnale per il tuo smartphone. I ripetitori riconoscono
automaticamente qual è il migliore. L’operazione diventa un po’più complicata, se eseguita durante
una conversazione, mentre ti stai spostando verso altre zone. Dovrà essere accertato se il ripetitore
più vicino offre ancora una sufficiente capacità, per potertene servire. Se tutto questo non è possibile, il tuo smartphone continuerà a rimanere collegato alla stazione-base più lontana per proseguire la conversazione.

Un ripetitore per tutte le reti?

Ai provider di rete è concesso di prendere in affitto il ripetitore, poiché un gestore di telefonia mobile non sempre provvede a impiantare un proprio ripetitore. I gestori affittano le stazioni-base esistenti e possono installare sul ripetitore la propria antenna. Una sola stazione-base potrà essere quindi utilizzata dagli utenti di tutti i gestori.

Impatto visivo dei ripetitori

Da anni, l’aspetto dei ripetitori rimane quasi immutato e tutto questo, malgrado siano già state superate cinque generazioni di telefonia mobile. In una stazione-base, le antenne vengono nascoste sotto coperture rettangolari, dove le antenne vengono generalmente disposte in cerchio. Ognuna di queste invia il segnale solo nella direzione in cui è posizionata. Per poter sfruttare la ricezione in ogni direzione, dovranno essere presenti più antenne. Relativamente al design, anche per i prossimi anni, le modifiche estetiche saranno minime.