Alexa è triste!

Con le inflessioni della voce, l’assistente virtuale è in grado di esprimere entusiasmo o disappunto, in base al contesto

Al momento la funzione è disponibile solo negli Stati Uniti e solo per gli sviluppatori, ma prossimamente potrebbe esserlo per tutti
Al momento la funzione è disponibile solo negli Stati Uniti e solo per gli sviluppatori, ma prossimamente potrebbe esserlo per tutti

Gli assistenti vocali hanno letteralmente rivoluzionato la vita delle persone, semplificando l’esecuzione di numerose operazioni, la diffusione d’informazioni e la modalità tramite cui queste vengono acquisite.

Sino ad ora, però, nessuno, tra gli assistenti digitali presenti su piazza, era stato in grado di agire in maniera, per così dire, più umana, andando ad esprimere le proprie emozioni. La situazione è tuttavia destinata a cambiare con Alexa di Amazon.

Stando infatti a quanto reso noto dall’azienda di Jeff Bezos sul relativo sito (http://bit.ly/alexaentusiasmo), la prossima evoluzione dell’intelligenza artificiale del suo assistente vocale consentirà ad Alexa di esprimere emozioni e stati d’animo, interagendo con l’utente mediante comandi e risposte vocali. Detta in altri termini, l’audio riprodotto da smart speaker e smart display della linea Echo e da qualsiasi altro dispositivo compatibile avrà un tono e una cadenza differenti in base al contesto. Ciò diventa fattibile grazie alla tecnologia Neural Text-to-Speech, la quale si occupa di generare le frasi riprodotte.

Da quanto si apprende, Alexa dovrebbe saper esprimere eccitazione o delusione in tre diverse intensità, tra cui gli sviluppatori potranno scegliere per soddisfare le loro specifiche esigenze. Inoltre, Amazon ha anche fatto sapere di aver dato ad Alexa la possibilità di adottare uno stile espositivo adatto a notizie e contenuti musicali. Per cui, ora l’assistente digitale è capace di cambiare la propria intonazione e altri aspetti del suo discorso, enunciando le notizie come farebbe ad esempio un giornalista televisivo al telegiornale o una VJ che stia parlando di musica

In questo modo, Amazon intende offrire un ulteriore livello di personalizzazione ad Alexa, al fine di rendere l’assistente quanto più umano possibile nelle modalità con le quali interagisce. Al momento, la funzione è attiva solo negli Stati Uniti e soltanto per gli sviluppatori, che devono abilitarla tra le impostazioni dell’app mobile associata all’IA. Prossimamente, però, potrebbe diventare fruibile in tutti i Paesi e soprattutto su larga scala.

Joker

Informatico per passione, divulgatore per attitudine. Nato da papà Commodore e mamma Sinclair, dal lontano ‘97 scrivo, correggo e coordino a vario titolo magazine e siti tech editi da una nota casa editrice. E non mi sono ancora stufato.

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