Una mimetica per il Web

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Accesso sicuro e anonimo ad Internet? Scopri come usare le VPN gratuite per navigare in (quasi) totale anonimato

Se dovessimo credere ciecamente alle informazioni diffuse da persone come Edward Snowden, gli utenti di Internet sono sempre in pericolo, costantemente minacciati da hacker il cui obiettivo è quello di raccogliere i nostri dati, personali e di accesso ai servizi Web, o da losche società e forse anche da governi che mirano a monitorarci e spiarci senza alcun motivo. Nonostante la cosa possa suonare come una grande teoria complottistica, eventi come lo scandalo che ha coinvolto l’NSA hanno dimostrato che la privacy non sembra esistere su Internet. Gli unici che sembrano poter fornire la necessaria privacy sono i fornitori di VPN (Virtual Private Network – Reti Private Virtuali), ma una cosa del genere è realmente possibile? Abbiamo analizzato i principali provider VPN alla scoperta di cosa questa tecnologia è in grado di fare, quando può essere sicura e quanto sono facili da usare, validi e affidabili i servizi testati.

Come funziona una VPN?

Un provider VPN è una sorta di proxy per le tue attività su Internet, ad esempio quando si naviga sui siti Web. La VPN rende non rilevabile l’indirizzo IP, attraverso il quale siamo identificabili su Internet, e crittografa i dati trasmessi.

Cosa fa un provider VPN?

I provider VPN offrono un servizio in grado di crittografare tutto il traffico su Internet, nascondendo l’identità del navigatore. Per farlo, gli utenti devono creare una connessione crittografata al provider VPN; così facendo quest’ultimo sostituisce l’indirizzo IP del cliente con uno proprio, rendendo virtualmente impossibile risalire alla reale identità di chi si collega.
Utilizzando correttamente i servizi VPN, i provider riescono a nascondere le tracce dei dati trasmessi su Internet, rendendo difficilissime o impossibili le attività di monitoraggio degli utenti. Allo stesso modo, le connessioni VPN rendono la vita difficile anche agli hacker che cercano di “acchiappare” dati sensibili non crittografati come le password. In effetti, i servizi VPN possono essere classificati come veri e propri servizi di protezione della privacy.

Chi ha bisogno di una VPN?

L’argomento che molti usano per controbattere chi desidera più privacy su Internet è che se non si ha nulla da nascondere, non ci si deve preoccupare di nascondere nulla! Ma l’argomentazione non tiene. Chi utilizza un servizio VPN, non necessariamente vuole nascondere qualcosa; spesso, invece, desidera semplicemente proteggere la propria privacy, proprio come nella vita reale. Permetteresti forse ad un estraneo di entrare in salotto per ascoltare le tue conversazioni, sfogliare gli album delle foto, frugare nei file e studiare cosa fate quotidianamente? Altrettanto degna di protezione è la privacy su Internet. Ad esempio, alle aziende farmaceutiche non dovrebbe interessare se cerchiamo informazioni su una malattia, così come al nostro datore di lavoro non dovrebbe interessare se cerchiamo un altro posto di lavoro. Tutto questo, però, può essere spiato senza un’adeguata protezione.

Come si usa una VPN… correttamente

Affermare che i servizi VPN siano destinati soprattutto all’occultamento di attività illegali è assolutamente falso. Per coloro che hanno un minimo di competenza informatica, tuttavia, una VPN offre la possibilità di evitare alcune restrizioni: ad esempio può essere utilizzata per eliminare le restrizioni geografiche imposte da alcuni servizi e siti online. In effetti, nonostante la legge non vieti lo spoofing della posizione geografica, spesso quest’operazione viola i termini e le condizioni d’uso dei siti di shopping o dei servizi di streaming. Se accetti il rischio di essere bannato dal servizio a causa di questa violazione, puoi utilizzare una VPN e, ad esempio, guardare la tua TV preferita anche all’estero (vedi box di fianco).

Sul Web è possibile rimanere anonimi al 100%?

Molti di quelli che guardano con interesse alle VPN hanno un grande desiderio: il completo anonimato online, ma questo non è del tutto possibile. L’identificazione di un utente che si connette tramite VPN è estremamente complicata, ma non impossibile. Il fatto che la navigazione avvenga sfruttando connessioni che paiono provenire da luoghi sempre diversi rende molto costoso seguire le tracce di una persona specifica, ma comunque fattibile:

  • Dati del provider: chi utilizza un accesso VPN crittografato, che modifica l’indirizzo IP utilizzato per navigare, fornisce comunque al proprio provider Internet informazioni sull’utilizzo di questo servizio. Nonostante i dati scambiati siano cifrati dalla VPN, e quindi sia impossibile sapere cosa l’utente faccia online, l’utilizzo stesso della VPN può far nascere dei sospetti tra i servizi di intelligence, fedeli al motto: chi oscura le sue attività, ha qualcosa da nascondere.
  • Dati durante la navigazione: il server VPN offusca l’indirizzo IP univoco dell’utente, ma ci sono molti altri dati che, se presi singolarmente sono poco significativi, ma che possono diventare abbastanza insidiosi e consentire la nostra identificazione quando combinati ed incrociati tra di essi. Questi includono soprattutto il tipo di sistema operativo e l’impronta digitale del browser. Queste meta-informazioni sul sistema operativo utilizzato, sulla versione, dimensioni finestra e impostazioni del browser, ad esempio, possono essere mascherate utilizzando dei software come AntiBrowserSpy.
  • Dati presso il provider VPN: quasi tutti i provider dichiarano di non archiviare alcun dato degli utenti, addirittura alcuni affermano anche di non conservare alcun file di registro (file di log). Da un punto di vista tecnico, la cosa è piuttosto improbabile: se vuoi sapere cosa si nasconde dietro queste promesse, dai uno sguardo al box File di Log: dati infidi.

Monitoraggio? Sì, ma…

In alcuni paesi europei sono state proposte leggi che potrebbero autorizzare gli organi statali ad effettuare controlli arbitrari e la memorizzazione di massa di dati personali sul traffico Internet, quali posizione, numero di telefono, indirizzo IP o attività eseguite. Al momento, però, la situazione legale è tutt’altro che chiara: nei vari Paesi, non esistono leggi e regolamenti uniformi per la protezione dei dati, la privacy e la sorveglianza, nonostante questi sarebbero necessari. Chiunque navighi in Internet, di solito invia dati anche su server di altri paesi, con altre leggi. I servizi VPN minimizzano il rischio di monitoraggio spontaneo, poiché la modifica dell’indirizzo IP oscura l’identità dell’utente e le sue attività sono molto difficili da scoprire a causa della trasmissione crittografata dei dati.
Tuttavia, la posizione del server VPN svolge un ruolo importante, visto che le autorità di alcuni paesi possono costringere chi gestisce la VPN a consegnare la sua chiave di sicurezza (“Key Disclosure Act”). Tali leggi si applicano in Canada, Francia e Norvegia, ad esempio, e ricorrendo determinate condizioni, anche le autorità statunitensi possono ottenere la chiave di sicurezza. Le cose sono diverse in Germania, Italia e Islanda, per esempio, dove non esiste una legge simile. Un elenco più dettagliato è disponibile all’indirizzo http://bit.ly/privacyprovider.

Velocità e comodità

Affermare che un servizio VPN sia buono o cattivo non dev’essere necessariamente legato a dove si trova il provider. Il monitoraggio funziona a livello globale, pertanto i criteri di scelta di un provider VPN devono essere più vari ed includere il numero e la localizzazione dei server offerti, la velocità di connessione e la disponibilità del servizio, nonché la facilità d’uso e la gamma di funzioni del client per PC e delle app per smartphone. È importante anche capire se possiamo usare la VPN con più dispositivi e se il volume dati scambiabili è limitato.
Le VPN selezionate in questo articolo sono tutte gratuite e il nostro obiettivo è quello di farle testare ad ognuno di voi… e solo dopo averne apprezzato le funzionalità, si potrà pensare di passare a una versione di VPN a pagamento.

Proteggiamoci gratuitamente

Tutti i software necessari per navigare anonimi li trovi qui!

Tra le VPN provate Windscribe è sicuramente tra quelle più interessanti. Dà la possibilità di collegarsi ad un gran numero di server dislocati praticamente in ogni parte del mondo e offre un ottimo ventaglio di opzioni configurabili per coloro che preferiscono avere il massimo del controllo.
L’installazione di Windscribe è semplice ed effettuando la registrazione gratuita e inserendo la propria email è possibile ottenere 10 GB di traffico dati mensile gratuito. Nelle pagine seguenti ti mostriamo come sia semplice installare e configurare questa VPN su computer, smartphone o addirittura sul router. Buona navigazione

Svelati 7 mini sulle VPN

  1. Con una VPN non posso essere identificato su Google, Facebook, Twitter e Co.
    Sbagliato! È vero il contrario: se si utilizzano servizi personalizzati, è necessario accedere ad essi, e quindi rivelare la propria identità. I servizi VPN nascondono l’indirizzo IP, ma non influenzano il contenuto dei dati trasmessi. Regola empirica: se desideri essere anonimo con una VPN, non devi accedere a servizi che richiedano una login.
  2. Le connessioni VPN rallentano considerevolmente la velocità di navigazione.
    Dipende. Di norma, i servizi VPN a pagamento utilizzano server molto potenti, quindi la velocità di navigazione di solito differisce solo minimamente. Un’eccezione: chiunque acceda ad Internet utilizzando più server VPN in cascata dovrà necessariamente fare i conti con un maggior rallentamento.
  3. I servizi VPN gratuiti a vita sono validi quanto i servizi in abbonamento.
    No. Gestire una rete globale di server potenti e farlo in modo sicuro è troppo costoso: impossibile farlo se gli utenti pagano poco o nulla. Le offerte gratuite a vita sono di solito anche le più lente, offrono una sicurezza inferiore e c’è il rischio che il servizio venga improvvisamente interrotto.
  4. Se la connessione al server VPN si interrompe, si naviga in Internet senza protezione.
    Esatto. Per evitarlo, molti provider dispongono della cosiddetta “opzione Killswitch”, che interrompe completamente e automaticamente l’accesso a Internet non appena si interrompe la connessione al server VPN.
  5. Tutte le VPN con sede in USA sono poco sicure perché collaborano con l’NSA.
    Sbagliato. Anche se tutti i servizi VPN statunitensi cooperassero con l’NSA – il che non può essere provato – questi difficilmente sarebbero meno sicuri di altri. Motivo: come rivelato da Snowden, l’NSA ha sufficienti capacità e possibilità di accesso ai dati di così tanti provider di tutto il mondo, da rendere praticamente irrilevante la collaborazione dei provider VPN.
  6. I servizi di pagamento anonimo sono indispensabili per la navigazione sicura e anonima.
    No. Nonostante i Bitcoin aiutino a mascherare il percorso del denaro, il provider Internet sa sempre quando e con quale servizio VPN si connette un utente.
  7. L’uso dei servizi VPN è legalmente discutibile.
    Sbagliato. Nella maggior parte dei paesi, l’uso è completamente legale e persino legalmente garantito. Navigare su connessioni VPN, tuttavia, non è un biglietto gratuito per attività illegali, visto che anche chi utilizza una connessione VPN è ovviamente vincolato dalla legge.

Piccoli trucchi per usare un servizio VPN

  • WLAN pubblica
    Chiunque utilizzi la WLAN di un hotel o una caffetteria corre il rischio di essere spiato da altri utenti grazie a speciali programmi in grado di intercettare e filtrare l’intero traffico. Per evitarlo, attiva una VPN. Non importa se il router offre solo una WLAN non crittografata o se il sito Web visitato utilizza una normale connessione HTTP: nessuno potrà leggerne i contenuti.
  • Streaming come a casa
    Alcuni provider di streaming personalizzano l’offerta in base al paese in cui si trova o, addirittura, escludendo del tutto alcuni paesi. Se vuoi guardare la tua serie preferita anche in vacanza all’estero, allora hai bisogno di una connessione VPN, che ti permetterà di simulare una connessione come se fossi a casa.
  • Tariffe internazionali economiche
    La cosa funziona anche al contrario: se selezioni un server estero potrai visualizzare l’offerta per il paese selezionato. Se, ad esempio, un abbonamento costa meno è possibile utilizzare la connessione VPN per abbonarsi da un altro paese, ma attenzione: di solito questo viola i termini e le condizioni d’uso.

Attenti ai file di LOG

Chi utilizza una VPN di solito vuole proteggere la propria privacy e navigare in Internet in modo anonimo. Per questo in molti ritengono che la cosa più importante sia selezionare un servizio VPN che non memorizzi i file di log. Tutti i provider VPN, però, mantengono, in un modo o nell’altro un log delle connessioni, quindi anche l’anonimato completo è virtualmente impossibile.

Alla ricerca del colpevole, non del crimine
Quando i fornitori di VPN affermano di non memorizzare alcun file di registro, di solito intendono che non registrano le attività degli utenti, ad esempio i siti cui accede, mentre vengono comunque registrate altre informazioni, solitamente per motivi tecnici. Ciò include i dati di login e logout, i nomi utente o gli indirizzi IP (IP assegnati dal provider e IP utente), tutti dati senza i quali sarebbe tecnicamente impossibile offrire tariffe che prevedono limitazioni sul tempo d’uso o sulla quantità di dati scambiabili sulla rete protetta.
Non sempre è facile risalire a quali dati vengano archiviati e quali no: solitamente possiamo farci aiutare dando uno sguardo alla politica sulla privacy del fornitore e avendo una buona dose di fiducia nelle informazioni rese disponibili. Possiamo identificare i servizi VPN che non memorizzano alcun file di log “infido” da queste caratteristiche: nessuna limitazione su numero di dispositivi e traffico, uso di propri server e indirizzi IP, e connessioni che vengono instradate fino alla destinazione effettiva tramite diversi server VPN (“server hopping”).

I migliori software VPN gratuiti

Non sempre è necessario pagare un costoso abbonamento per avere un servizio VPN: possiamo avere la stessa sicurezza anche usando un Servizio Gratuito. Ecco le VPN gratuite che abbiamo testato in redazione.

Hotspot Shield: ELEVATO TRAFFICO DISPONIBILE
Hotspot Shield offre fino a 500 megabyte di traffico dati giornaliero per navigare protetti. Visto che il fornitore ha sede negli Stati Uniti, questa VPN utilizza soltanto server USA, cosa che espone i nostri dati ad eventuali accessi da parte delle agenzie di intelligence (“Five Eyes”) americane, e questo è un rischio per la sicurezza. Si possono selezionare server ubicati in altri paesi solo acquistando la versione premium, che è comunque possibile provare gratuitamente per 7 giorni.
+ Elevato volume di traffico dati
+ Interruzione VPN se manca collegamento
+ Visualizzazione diretta dell’indirizzo IP
Solo server USA in versione gratuita
Con server USA possibili problemi di sicurezza

Kaspersky Secure: MOLTO TRAFFICO DATI, MA…
Realizzato da Kaspersky, noto produttore di Antivirus, il software VPN “Secure Connection” utilizza in background gli stessi provider del servizio Hotspot Shield. La posizione del server cui collegarsi non è impostabile dall’utente, ma automatica; durante il test, ad esempio, ci è stato assegnato un IP ucraino e uno svedese. Sono disponibili 200 megabyte di traffico dati giornaliero, che diventano 300 se ci si registra con un account Kaspersky. Strano: viene attivata di default la partecipazione al cloud “KSN” e i dati scambiati con la Rete vengono raccolti in forma anonima per migliorare la protezione antivirus Kaspersky.
+ Elevato volume di traffico dati
+ Posizione del server modificabile
Raccoglie dati per Kaspersky
Maggior traffico dati solo registrandosi

Avira Phantom VPN: BROWSER PROTETTO
Avira è un client VPN “Made in Germany”, conforme agli stringenti standard tedeschi sulla protezione dei dati utente; forse anche per questo la versione gratuita assegna agli utenti solo indirizzi IP tedeschi. Pochi i MB di traffico dati inclusi: solo 500 al mese! Oltre alla VPN, viene installato anche un programma di gestione centralizzata che il provider utilizza per pubblicizzare i propri prodotti. Buona idea mostrare la latenza in millisecondi nel client VPN: più questo valore è basso, più reattiva sarà la connessione.
+ Elevato volume di traffico dati
+ Visualizzazione latenza
+ Protezione browser da malware
Ridotto volume di traffico dati disponibile
Disponibili solo server tedeschi
“Kill Switch” solo nella versione Pro

OkayFreedom VPN: SCELTA PAESE GRATUITA!
Realizzato dal provider tedesco Steganos, OkayFreedom si finanzia mostrando pubblicità nella versione gratuita ed offre agli utenti 2 gigabyte mensili di traffico dati per la navigazione anonima sul Web, meglio rispetto ad Avira, ma significativamente meno rispetto a Hotspot Shield e Kaspersky. A differenza di altri servizi simili, non ha un’interfaccia utente con una panoramica dello stato: tutto si gestisce tramite un’icona a forma di occhio accanto all’orologio di Windows; semplice e funzionale. Fantastico: il servizio VPN consente anche agli utenti della versione gratuita di scegliere a quale server collegarsi tra i 23 disponibili in paesi diversi.
+ Scelta libera delle posizioni dei server
+ Molto facile da usare
Volume di traffico dati disponibile non elevato
Pubblicità un po’ fastidiosa
Quasi nessuna personalizzazione

Windscribe VPN: ALTAMENTE CONFIGURABILE
Per utilizzare al meglio Windscribe VPN è necessario registrarsi inserendo password e nome utente, ma se non volete fornire i vostri dati otterrete comunque 2 gigabyte mese di volume di traffico dati utilizzabili per le connessioni protette. Fornendo l’indirizzo e-mail, invece, i gigabyte di traffico dati diventano 10. Nell’interfaccia è possibile selezionare al server di quale Paese connettersi, anche se alcuni sono riservati agli utenti della versione Pro. Molte le opzioni configurabili, tra queste, vari protocolli di rete come, ad esempio, IKev2, UDP, TCP e Stealth.
+ È possibile utilizzare più server internazionali
+ Molte opzioni di personalizzazione
+ Kill Switch se si interrompe la VPN
10GB di dati solo se ci si registra

Quali dati vengono memorizzati dai server VPN?

Per scoprire quali dati vengono memorizzati da un servizio VPN (in questo caso Avast SecureLine VPN) bisogna leggere l’informativa sulla privacy.

Così il tuo router diventa anonimo!

La soluzione ideale per navigare sicuri e anonimi da computer (e da tutti i dispositivi connessi ad esso) è quella di utilizzare una VPN installata direttamente sul router con il quale ci connettiamo ad Internet. Questa soluzione permette di instradare efficacemente ed in sicurezza tutto il traffico Internet attraverso una rete che nasconde il nostro reale indirizzo IP. La soluzione migliore è rappresentata dai modem sui quali è possibile installare il firmware open source DD-WRT. Grazie alle potenzialità di questo firmware estremamente flessibile e configurabile, è possibile installare la nostra VPN con pochissimo sforzo. Prerequisito fondamentale è avere un account pro WindScribe. Vediamo come fare.

1. Scarichiamo le configurazioni
Accediamo al nostro account WindScribe (se non lo abbiamo creiamolo), quindi in una nuova finestra del browser apriamo la pagina http://bit.ly/wmopenvpn, scegliamo una posizione tra quelle disponibili, poi lasciamo UDP nella seconda casella, selezioniamo 443 in Port e AES-CBC in Cipher. Clicchiamo sul pulsante Scarica Config per scaricare il file di configurazione che salveremo sul computer. Clicchiamo ora su Ricevi Credenziali per ottenere username e password che andremo ad utilizzare al passo 4.

2. Download dei certificati
A questo punto nella barra degli indirizzi del browser inseriamo l’indirizzo http://bit.ly/certwindscribe e scarichiamo il certificato CA Cert, che ci tornerà utile tra qualche passo. Fatto questo siamo pronti per accedere al router e configurare la nostra VPN.
Inseriamo quindi nella barra degli indirizzi quello del router (di solito 192.168.1.1) e accediamo all’interfaccia di gestione, quindi portiamoci sulla tab Services.

3. Attiviamo la VPN
In basso, troviamo la tab VPN. Clicchiamo su di essa, poi scorriamo la pagina fino alla sezione OpenVPN Client e clicchiamo su Abilita per attivare la VPN.
Per configurarla, apriamo in Blocco note il file con estensione .OVPN scaricato al passo 1, portiamoci sul rigo REMOTE e con CTRL+C copiamo il nome del server e incolliamolo sulla pagina di configurazione di OpenVPN aperta nel browser nella casella IP/Nome del server.

4. Aggiungiamo le credenziali
Proseguiamo la configurazione riempiendo i campi della maschera di configurazione di OpenVPN con i valori presenti nel file che abbiamo aperto con Blocco note al passo precedente, aiutandoci con il box qui a lato. Abilitiamo l’autenticazione utente cliccando su Abilita alla voce User Pass Authentication e inserendo nome utente e password ottenuti al passo 1 dopo aver cliccato su Ricevi credenziali, quindi selezioniamo Abilita in Opzioni avanzate e inseriamo i valori nelle varie caselle come da foto.

5. Configurazioni addizionali
Per completare la configurazione della OpenVPN all’interno del campo TLS Auth Key dovremo incollare il testo del file ta.key, contenuto nel file ZIP scaricato al Passo 1. Apriamolo con Blocco note, selezioniamo tutto il testo con Ctrl+A, copiamolo con Ctrl+C, portiamoci sulla pagina Web del router e incolliamo il testo nella casella TLS Auth Key. In Configurazioni addizionali digitiamo:

reneg-sec 432000
resolv-retry infinite

6. Aggiungiamo i certificati
Infine nella casella Certificato pubblico CA dovremo incollare il testo contenuto nel file ca.crt, scaricato anch’esso al passo 1. Confermiamo il tutto con un clic su Salva impostazioni in fondo alla pagina e infine clic su Applica modifiche e riavviamo il router.
Dopo quest’ultima operazione saremo finalmente pronti a navigare nascondendo il nostro indirizzo IP… e tutti i dispositivi connessi al router così configurato godranno dell’anonimato!!!

Il mio router è compatibile con il firmware DD-WRT che lo rende anonimo?

Vuoi sapere se sul tuo router si può installare il firmware DD-WRT? Punta il browser su http://bit.ly/ilmiorouter, digita il modello del tuo router e scopri subito se è compatibile.

Quale router comprare?

Se il tuo router non è tra quelli compatibili con il firmware DD-WRT, ti consigliamo l’acquisto del Netgear R7000: dual-band, Wi-Fi e Lan da Gigabit e con un processore dual core da 1 GHz per prestazioni al top. Lo trovi su AMAZON a poco meno di 150 euro. In alternativa, se si ha a disposizione un budget più limitato, ci si può orientare sul suo fratello minore: il Netgear R6700 che trovi sempre su AMAZON cliccando qui!. Costo? Circa 100 euro.

Router DD-WRT: i parametri giusti

La pagina di configurazione della OpenVPN richiede un minimo di attenzione per essere compilata in ogni sua parte. Nella tabella seguente abbiamo riassunto la configurazione da effettuare sul firmware DD-WRT dei modem compatibili.

Così il tuo smartphone è anonimo

Quando navighiamo in Rete sfruttando uno smartphone o un tablet stiamo comunque esponendo i nostri dati di navigazione ad eventuali soggetti malvagi, soprattutto se si ha la felice idea di connettersi a qualche rete non sicura come può essere quella di un hotel o le reti pubbliche disponibili in diverse città. Installare Windscribe anche sul nostro device mobile è in effetti una buona idea quando non si naviga tramite il nostro router protetto dalla VPN. Ecco come fare.

1. Pronti al via
Dopo aver installato l’app (che troviamo su http://bit.ly/softvpn) tappiamo su Login se abbiamo già un account Windscribe oppure su Sign Up per crearne uno, come fatto sul PC. Dopo aver effettuato il login, Windscribe effettua una piccola configurazione automatica e mostra una schermata con delle news. Chiudiamola e proseguiamo.

2. Connessi!
Scegliamo il server al quale connetterci tra quelli disponibili oppure tappiamo sulla voce Best Location (è sempre la prima dell’elenco e assicura la velocità migliore). Tappiamo su Ok nella finestra con la richiesta di connessione, che verrà visualizzata adesso. Fatto: la nostra VPN di Windscribe è operativa a tutti gli effetti e potremo navigare tranquillamente.

Così il tuo PC è anonimo

Visto che la maggior parte del nostro tempo online la trascorreremo davanti allo schermo di un computer, cosa ne pensi di installare Windscribe sul computer e nascondere così le tracce della nostra navigazione agli occhi indiscreti che cercano di venire a conoscenza di ogni nostro passo online? Dopotutto oggi non è più come un tempo che la velocità di navigazione veniva falcidiata dalle VPN. Le connessioni, soprattutto con le versioni a pagamento delle VPN, non risentono più di tanto della “protezione” aggiunta, così potremo navigare senza problemi. Anche in questo caso, come nel box relativo agli smartphone, questa operazione è necessaria solo se non si è già connessi al router di casa opportunamente modificato come visto nel box Così il tuo router è anonimo!

1. Installazione semplificata
L’installazione è semplicissima: basta avviare l’eseguibile del programma e cliccare su Avanti, poi su Fine per avviare Windscribe. All’avvio ci verrà chiesto se abbiamo un account; clicchiamo su No per crearne uno. Verrà aperto il browser: scegliamo un nome utente e una password e clicchiamo su Create Account per completare l’operazione.

2. Scegliamo dove connetterci
Inseriamo username e password nella piccola finestra del programma e clicchiamo su Acceso. Verrà aperta una nuova finestra nel browser, che potremo chiudere per tornare all’applicazione. Cliccando sulla freccia presente a destra nella casella Disconnesso potremo scegliere il server al quale collegarci. Cliccando su una delle scelte disponibili verrà immediatamente attivata la VPN e potremo navigare anonimi.

3. Navighiamo protetti
Se navighiamo molto conviene acquistare un account Pro di Windscribe (si parte da 2 euro al mese). In questo caso, è consigliabile avviare la VPN assieme a Windows, così da essere protetti fin da subito (sempre che non abbiamo configurato il nostro router seguendo il tutorial Così il tuo router è anonimo). Per farlo apriamo le preferenze cliccando sulle tre barrette in alto a sinistra e nel tab Generale clicchiamo su Lancia all’avvio.

Verifichiamo il funzionamento della VPN

Per verificare che la VPN sia correttamente funzionante (e quindi noi non siamo rintracciabili) possiamo utilizzare il servizio online MyIp (http://bit.ly/qualeip). Prima di attivare la VPN di Windscribe colleghiamoci al sito e leggiamo il valore in Your IP address is:. A seguire troviamo anche informazioni sull’host, ovvero sull’IP del nostro computer, sulla porta di connessione remota e il nome del provider con il quale ci colleghiamo. Avviamo la VPN e ricarichiamo la pagina: se i valori presenti sono tutti cambiati, allora stiamo navigando in anonimato. Se invece vediamo sempre gli stessi valori, anche chiudendo il browser, riaprendolo e ricaricando la pagina, allora c’è qualche problema: la VPN non è attiva.