Amazon FBA: il manuale che mancava!

amazon fba

Tutto quello che devi sapere per far soldi con Amazon senza rischiare un capitale

Cos’è Amazon FBA?

Cerchiamo di far luce su questo nuovo modo di far business che sta spopolando anche da noi in Italia

Amazon FBA è la sigla di “Fulfillment by Amazon”, ovvero del servizio di gestione completa dei prodotti di un’azienda da parte di Amazon: stoccaggio, logistica, spedizione, resi. Tutte quelle pratiche che generalmente competono al distributore/azienda/fornitore di un prodotto vengono prese in carico direttamente dai dipendenti Amazon, i quali ricevono i plichi di merce, la inseriscono nei loro magazzini e provvedono ad una gestione completa.
Amazon FBA, in sostanza, permette non soltanto di mettere in vendita un prodotto sul più famoso marketplace al mondo, ma anche di doversi completamente dimenticare di qualsiasi aspetto legato all’organizzazione e logistica (se non del rifornimento del magazzino Amazon). E nella maggior parte dei casi, questo si traduce anche in un enorme vantaggio in termini economici grazie alle tariffe applicate dal servizio FBA.
FBA si contrappone a FBM, ovvero “Fulfillment by Merchant”, dove tutta la gestione del prodotto è direttamente a carico dell’azienda/produttore/fornitore. Nell’FBM i processi di inventario, stoccaggio e spedizione sono nelle mani del venditore.
Generalmente si tratta di una soluzione più complessa e costosa rispetto ad FBA, ma in alcuni casi può rivelarsi vantaggiosa (soprattutto quando trattiamo piccoli pacchi, i quali hanno bisogno di pochissimo spazio in magazzino e le spese di spedizione sono contenute). Amazon FBA è un servizio che dal 2017 ha iniziato a spopolare negli Stati Uniti e dall’Estate 2018 anche in Italia sono stati migliaia i nuovi utenti che hanno scoperto i vantaggi di questo Business Online, in cui non è assolutamente necessario avere a disposizione una linea produttiva: molti nuovi imprenditori di Amazon, infatti, hanno deciso di acquistare la merce direttamente da grande aziende estere (generalmente collocate in Cina), le quali, con ordini minimi di qualche centinaio di pezzi, personalizzano e brandizzano in tutti gli aspetti quanto desiderato. Prodotti da riversare poi all’interno del circuito Amazon ed Amazon FBA.
Il capitale iniziale per questa tipologia di Business Online è alla portata di chiunque e non essendoci quantitativi minimi per inserire i prodotti sul marketplace più famoso del mondo, questo ci permetterà di incrementare la quantità e tipologia di merce con il crescere del nostro fatturato ottenuto su Amazon.
All’interno di questo articolo scopriremo l’intero processo che ci porterà da una semplice analisi di mercato effettuata esclusivamente sul Web alla vendita di un prodotto di successo su Amazon con impresso il nostro logo!

Cosa ci occorre?

Tutto quello di cui abbiamo bisogno è sul Web… basta sapere cosa cercare

Prima di iniziare con la vendita vera e propria, ci sono una mezza dozzina di attività da svolgere. La prima tra tutte è quella di preparare tutti gli strumenti che ci saranno necessari durante il nostro percorso per mettere in vendita il primo prodotto.
Alcuni degli strumenti indicati sono disponibili gratuitamente in forma “freemium”, ovvero con una licenza che ci permettere di iniziare ad utilizzare il software, con una serie di funzioni limitate, prima dell’acquisto vero e proprio, il quale eliminerà i limiti imposti dalla versione gratuita.

Analisi di mercato con JungleScout
Sito Internet: http://bit.ly/analisijungle
Il software che andremo ad utilizzare in assoluto è JungleScout (abbreviato spesso e volentieri con la dicitura JS).
JungleScout è disponibile in due versioni: Web App e Chrome Extension.
Jungle Scout Chrome Extension è la versione più utilizzata tra le due per chi vuole iniziare con Amazon FBA. Si tratta, come il nome permette di intuire, di un’estensione per il browser Google Chrome.
Questo strumento ci permetterà di ottenere una serie di dati necessari a condurre le nostre indagini di mercato per la ricerca del prodotto ideale da mettere in vendita.
La Web App, invece, oltre a permettere la realizzazione di indagini di mercato, comprende inoltre tutta una serie di funzioni e filtri che permettono all’utente di individuare quali siano i prodotti più profittevoli su Amazon. Si tratta questa, di una versione molto più avanzata della precedente, la quale richiede inoltre una discreta conoscenza del funzionamento della Logistica Amazon.
Per iniziare, la Chrome Extension è più che sufficiente. Saremo inoltre in grado di effettuare un upgrade non appena ci sentiremo più esperti. Nelle pagine successive scopriremo come utilizzare nel dettaglio questo strumento.

Registriamoci su JungleScout
Per acquistare la Chrome Extension è necessario recarsi all’interno del sito ufficiale di JungleScout (http://bit.ly/analisijungle) e premere sul bottone Get started presente nell’homepage.

A questo punto dovremo scegliere tra una versione Pro oppure Lite. Per iniziare, la seconda scelta è più che sufficiente.
Ora dovremo creare un account inserendo i nostri dati personali, compresi quelli della carta di credito per procedere al pagamento di 97$ (quota annuale). Terminata questa operazione ci verrà chiesto di installare l’estensione di Google Chrome. Confermiamo l’operazione.
Una volta completata l’installazione, si aprirà una pagina di login in automatico. Utilizziamo i dati di accesso scelti durante la fase di registrazione per effettuare il login.

Siamo pronti per utilizzare JungleScout: dopo aver effettuato una ricerca su Amazon, potremo premere sul bottone dell’estensione presente nella parte alta a destra di Google Chrome e ci verranno mostrate tutta una serie di informazioni che andremo ad analizzare nel dettaglio più avanti.

Analisi di mercato con Egrow.io
Sito Internet: http://bit.ly/analisiegrow
Egrow è uno strumento molto simile a JungleScout. Anche quest’ultimo permette di effettuare delle analisi sui volumi di vendita su Amazon per determinati prodotti, ma rispetto a JS integra un sistema gratuito simile alla Web App di cui abbiamo parlato precedentemente
Si tratta di uno strumento che andremo ad utilizzare insieme a JungleScout per verificare la correttezza dei dati estratti.
Anche in questo caso, vedremo nelle pagine successive come utilizzare correttamente questo strumento.

Registriamoci su Egrow
L’installazione di Egrow è simile a quella vista per JungleScout, ma in questo caso non sarà necessario effettuare alcun acquisto.
Rechiamoci quindi sul sito ufficiale (http://bit.ly/analisiegrow) e procediamo alla registrazione facendo click sul bottone SIGN UP FREE presente in homepage. Compiliamo il modulo di registrazione con i dati richiesti.

Una volta terminata questa fase, premiamo sul bottone CHROME PLUGIN presente nella parte alta del sito Installiamo quindi l’estensione facendo click su Aggiungi a Chrome presente nella pagina che si aprirà. Una volta completata l’installazione, verrà visualizzata una pagina di login. Utilizziamo i dati di accesso scelti durante la fase di registrazione per effettuare il login.
In questo caso, l’utilizzo è identico a quello visto per JungleScout: dopo aver effettuato una ricerca su Amazon, potremo premere sul bottone dell’estensione presente nella parte alta a destra di Google Chrome e ci verranno mostrate tutta una serie di informazioni che andremo ad analizzare nel dettaglio più avanti.

Foglio di calcolo? Basta Google Docs
Un foglio di calcolo ci sarà utile per tenere traccia di tutte le analisi di mercato e dei prodotti su cui potremmo puntare all’interno di Amazon. Possiamo utilizzare software come Microsoft Office, OpenOffice o, più semplicemente, utilizzare la piattaforma Google Docs per mantenere tutti i dati salvati all’interno di uno spazio Cloud.
Per utilizzare Google Docs, rechiamoci sul sito ufficiale: http://docs.google.com
All’interno di questa pagina, in alto a sinistra, apriamo il menù e selezioniamo la voce Fogli.
Nella nuova finestra che si aprirà, questa volta in basso a destra, facciamo click sul bottone rosso con il simbolo della somma +: si aprirà un altro foglio di calcolo in cui inseriremo tutte le informazioni raccolte durante la fase di analisi del prodotto.

Quanto vende quel prodotto? Keepa lo sa
Keepa è un’estensione gratuita di Google Chrome in grado di fornirci il costo ed il volume di vendite di un determinato prodotto su Amazon nell’arco del tempo.
Questo strumento ci sarà utile per capire se vi sono grossi sbalzi di prezzo durante l’anno e se le ordinazioni sono costanti nel tempo.

Installiamo l’estensione Keepa
Per installare Keepa sarà necessario accedere, utilizzando esclusivamente il browser Google Chrome, alla pagina dello store che troviamo su https://chrome.google.com/webstore/. Fatto ciò, digitiamo Keepa nel campo di ricerca e premiamo sul bottone Aggiungi per installare questo strumento.

Ogni volta che ci recheremo all’interno di un prodotto Amazon, prima della descrizione, ci apparirà un grafico in cui sarà riportata l’oscillazione del prezzo negli ultimi 3 mesi ed il relativo volume di vendite. Utilizzeremo questi due dati per la nostra indagine di mercato nelle fasi successive.

Quale prodotto vendo?

Scopriamo quali sono i criteri di scelta di un prodotto e come individuare quello giusto

Arriviamo adesso al primo dei tanti step necessari per iniziare a vendere su Amazon. Si tratta probabilmente del passaggio più complesso, in quanto da questo dipenderà la nostra riuscita in questo business.
Stiamo infatti parlando della ricerca del prodotto ideale da vendere, il quale implica una serie di ricerche, che spesso possono durare anche settimane, ed indagini di mercato non indifferenti, per quanto possano sembrare semplici e veloci.
Trovare il prodotto più adatto e profittevole significa infatti capire la richiesta del mercato, calcolare i costi, i margini di guadagno e la concorrenza. Significa anche saper guardare alla futura richiesta dei consumatori, cosa che nessun programma sarà mai in grado di dirci, ma sul quale potrà aiutarci esclusivamente il nostro intuito e la nostra esperienza.
Per aiutarci, in ogni caso, possiamo seguire delle linee guida:

  • Il prodotto dovrebbe essere piccolo e leggero. Questo ci permetterà di abbattere notevolmente i costi di spedizione, i quali sono un aspetto fondamentale da tenere sotto controllo, essendo tra gli elementi che più inficiano il margine di guadagno.
  • Il prodotto non dovrebbe avere varianti. Soprattutto alle nostre prime esperienze, utilizzare prodotti con varianti (colori o taglie, per esempio) renderebbe complicata la gestione del magazzino ed aumenterebbe notevolmente i costi necessari per l’acquisto di un quantitativo minimo, il quale dovrebbe essere rispettato per ogni singola variante.
  • Il prodotto non dovrebbe essere stagionale. Questo rischierebbe di creare problemi di magazzino nel momento in cui il prodotto non è richiesto (es. se abbiamo intenzione di vendere alberi di Natale, rischieremmo di dover pagare lo spazio occupato in magazzino durante il periodo estivo in cui, generalmente, le vendite di questo prodotto sono pressoché nulle).
  • Prodotti consumabili. Questa tipologia prodotti ci garantirà un flusso costante di ri-acquisti da parte di acquirenti che abbiamo fidelizzato.
  • Prodotti senza concorrenza di Amazon Basic. Amazon produce tutta una serie di prodotti altamente richiesti a basso costo (cavi USB, prodotti comuni di elettronica, borse per PC, ecc…). Cercare di concorrere con questi prodotti è molto difficile, in quanto sono generalmente posizionati ai primi posti rispetto alla concorrenza.
  • Prodotti con batterie. Questo poiché le batterie devono essere imballate in un modo particolare per motivi di sicurezza e questo fa sì che i costi di spedizione siano molto alti, oltre che rischiare un blocco del prodotto alla dogana per motivi di sicurezza.
  • Il prodotto non deve essere brevettato o il suo marchio non deve essere registrato.
  • Il prodotto non rientra nelle categorie in cui è necessaria una certificazione CE. Questo infatti, soprattutto alle nostre prime esperienze, rischierebbe di rallentare drasticamente la messa online dei nostri prodotti. Le certificazioni, infatti, richiedono spesso dei rigidi passaggi e verifiche da parte nostra.

Potremo trovare un elenco completo dei prodotti in cui è richiesto il marchio CE nel sito di qualsiasi Camera di Commercio.

I tool ci aiutano nella scelta
Viste adesso le linee guida principali da tenere a mente ancor prima di effettuare la ricerca di un prodotto, passiamo adesso a quelli che devono essere i valori di riferimento estratti da JungleScout, Egrow.io e Keepa che possiamo utilizzare come indicatori positivi:

  • I primi 10 prodotti su JungleScout devono avere meno di 70 recensioni l’uno. Questo poiché l’algoritmo di posizionamento di un prodotto su Amazon si basa, tra i vari fattori, anche sul numero di recensioni. Più sono le recensioni della concorrenza e più difficile sarà posizionare il nostro prodotto.
  • I primi 10 prodotti su JungleScout devono avere un flusso di vendite di almeno 150 pezzi/mese. Questo ci garantirà la richiesta di mercato per quel determinato prodotto.
  • Il prezzo di vendita su Amazon, analizzato mediante Keepa, deve essere costante nel tempo. Questo ci garantirà che il flusso di vendite non è determinato da repentini abbassamenti di prezzo, spesso causati da giacenze di magazzino rimaste invendute.

Arrivati a questo punto e prima di procedere a vedere quali siano i metodi principali per effettuare l’analisi di mercato che ci condurrà a trovare il prodotto ideale da vendere, è necessario capire il significato dei valori estratti da parte dei software che abbiamo visto in precedenza.

Junglescout ti dice che…
Partiamo da quello che è lo strumento che più utilizzeremo durante le analisi di mercato. Come già accennato, JungleScout permette di capire principalmente i volumi di vendita di una pagina dei risultati di Amazon.
In questo nostro esempio, abbiamo cercato su Amazon Italia la parola chiave “cavo USB” e questi sono i risultati estratti da JungleScout.
Partendo dalla parte superiore dell’estensione di Google Chrome abbiamo:

  1. Average Monthly Sale. Questa è la media di vendite di ogni singolo prodotto presente nella pagina analizzata.
  2. Average Sales Rank. Indica quanto il prodotto vende rispetto alla concorrenza. Un prodotto con punteggio di vendita 1 è il prodotto attualmente più acquistato.
  3. Average price. Si tratta del prezzo medio dei prodotti della pagina.
  4. Average Reviews. Si tratta del numero medio di recensioni dei prodotti.
    Spostandoci adesso nella parte centrale, abbiamo, oltre al nome del prodotto, del nome del venditore, del prezzo e della categoria, le seguenti informazioni per noi fondamentali:
  5. Mo. sales. Il numero di vendite mensili specifiche per il prodotto riportato nella riga.
  6. D. sales. Numero di vendite giornaliere del prodotto preso in considerazione nella riga di riferimento.
  7. Revenue. Fatturato del singolo prodotto riportato nella riga di riferimento.
  8. Reviews. Il numero di recensioni per il prodotto.
  9. Rating. Il punteggio delle recensioni, che va da un minimo di 1 ad un massimo di 5.

Adesso che abbiamo capito quali siano i valori su cui basare le nostre scelte durante la ricerca del prodotto ideale, passiamo nel vivo dell’operazione. In questo articolo analizzeremo le due tecniche più efficaci per effettuare delle indagini di mercato infallibili.
Entrambi i metodi si basano sull’utilizzo, anche se in modo differente, del portale Alibaba.com.

Cos’è Alibaba
Alibaba è un portale cinese in cui sono iscritte migliaia di aziende orientali ed è un sito studiato appositamente per il commercio B2B (Business to Business), il cui scopo è quello di mettere in contatto le fabbriche con gli imprenditori che intendono far realizzare o personalizzare un determinato prodotto da acquistare in grandi quantità. Al contrario di Aliexpress.com, infatti, la piattaforma che andremo ad utilizzare ci permetterà di effettuare ordini massicci e di entrare in diretto contatto con il reparto commerciale dell’azienda da noi scelta.

Metodo di ricerca n.1. Da Amazon ad Alibaba
Il primo metodo di ricerca è quello da cui dovremo partire se abbiamo già in mente quale prodotto siamo intenzionati a vendere. Si tratta infatti di ricercare l’oggetto da noi desiderato su Amazon, di effettuare un’analisi di mercato come abbiamo visto nei passaggi precedenti e successivamente di verificare i margini di guadagno (vedremo più avanti come fare).

Il primo metodo in pratica…
Rechiamoci quindi su Amazon.it e cerchiamo il prodotto che vogliamo iniziare a vendere. Nel nostro esempio utilizzeremo Cavo USB.
Una volta ottenuti i risultati della ricerca, lanciamo JungleScout come visto in precedenza e riportiamo i valori che ci interessano nel foglio di calcolo creato su Google Docs.
Per essere sicuri dei dati estratti, effettuiamo anche un controllo con Egrow.io. I dati dovrebbero essere i medesimi. Se così non fosse, ed i dati fossero molto differenti tra di loro, probabilmente i software non sono in grado di analizzare il prodotto da noi individuato. Fortunatamente, questa situazione si presenta difficilmente.
A questo punto, andiamo su Alibaba.com e facciamo la stessa ricerca. Rispetto ad Amazon, qui dovremmo effettuare le ricerche in lingua inglese. Nel nostro caso, quindi, utilizzeremo la parola chiave USB Cable.

Cerchiamo adesso il prodotto che più si avvicina a ciò che vogliamo vendere e successivamente facciamo click sopra per aprire la scheda descrittiva completa.
Se l’oggetto ci convince, è arrivato il momento di contattare la fabbrica per avere informazioni sui costi e sul quantitativo minimo ordinabile (generalmente le aziende non spediscono meno di 50-100 pezzi, ma ciò dipende da quello che stiamo acquistando).
Per fare ciò, dalla pagina del prodotto, premiamo sul bottone arancione con la dicitura Contact Supplier. Si aprirà un sistema di messaggistica in cui dovremo specificare, oltre al nostro nome ed indirizzo email, il numero di pezzi che vogliamo ordinate ed un messaggio di presentazione. L’ideale è specificare di voler acquistare un blocco di 100 pezzi e di richiedere tutte le informazioni di base necessarie ad importare un prodotto.

“Attenzione: ricordati di contattare l’azienda scrivendo esclusivamente in inglese.”

Qui di seguito ti riportiamo un messaggio standard da poter utilizzare per la prima comunicazione, con il quale saremo in grado di capire fin da subito le condizioni di vendita ed i costi da sostenere:

Hi, my name is [tuo nome], I am interested in your product and would like to ask few questions:
* What is the minimum quantity for an order?
* Do you send samples to Italy and what is the production time and the shipping time?
* What would be the price for [numero di pezzi che vuoi ordinare] units and the price of shipping them to italy?
* Do you offer DHL shipping that has all the custom duty fees included in the price of the shipment?

Best regards,
[il tuo nome].

Grazie a questo messaggio di presentazione, saremo e in grado di capire fin da subito:

  1. Qual è la quantità minima ordinabile.
  2. Venire a conoscenza se l’azienda spedisce un campione gratuito di test per verificare la qualità del prodotto e quali sono le tempistiche di spedizione.
  3. Conoscere il prezzo per la spedizione in Italia.
  4. Venire a conoscenza se la fabbrica mette a disposizione il servizio DHL che comprende, già all’interno delle spese di spedizione, anche i costi di dogana ed IVA.

Una volta inviato il messaggio non dovremo far altro che attendere una risposta da parte del responsabile commerciale dell’azienda e procedere secondo gli accordi presi.
È impossibile in questa guida dare ulteriori indicazioni in merito, in quanto ogni rapporto commerciale sarà differente.

Metodo di ricerca n.2. Da Alibaba ad Amazon
Il secondo metodo è molto simile al primo, ma in questo caso si opera all’inverso.

Il secondo metodo in pratica…
Partiamo da Alibaba.com ed iniziamo a navigare tra le diverse categorie di prodotto.
Una volta trovato un oggetto che riteniamo interessante, cerchiamolo su Amazon e capiamo se il costo medio applicato dai venditori può essere di nostro interesse. Più avanti vedremo meglio la gestione dei costi.
Fatto ciò, analizziamo il mercato come visto in precedenza, riportiamo i dati estratti sul foglio di calcolo e se la nostra analisi rispetta i criteri visti ad inizio del capitolo Quale prodotto scelgo?, possiamo procedere contattando la fabbrica come fatto in precedenza.

“Attenzione: la ricerca di un prodotto dura settimane. Spaziamo in tutte le categorie possibili e non fermiamoci ad oggetti che conosciamo bene.”

Costi, ricavi e prezzo finale di un prodotto

Individuato il gadget, a quanto dovremmo metterlo in vendita? Scopriamolo insieme

Siamo qui arrivati ad una delle parti più importanti di tutto il tutorial: la scelta del prezzo finale del prodotto, il quale andrà ovviamente ad incidere non soltanto sul nostro margine, ma anche sulla stessa possibilità di vendita del prodotto. Un prezzo troppo alto, infatti, potrebbe scoraggiare i potenziali acquirenti, ma al contempo, un costo troppo basso potrebbe anche far pensare ad un prodotto di bassa qualità. Per capire quale dovrà essere il costo finale del nostro oggetto messo in vendita, rechiamoci su Amazon FBA Calculator: http://bit.ly/calcolatriceamazonfba. Si tratta di uno strumento ufficiale di Amazon in grado di calcolare con estrema precisione quale sarà il costo di stoccaggio, spedizione e delle varie somme trattenute da Amazon sulla base del prodotto che intendiamo vendere.
Per fare ciò, rechiamoci su http://bit.ly/calcolatriceamazonfba e nel box di ricerca, inseriamo il prodotto che intendiamo vendere. Si aprirà una finestra nella quale scegliere un oggetto quanto più simile a quello da noi in vendita. Selezioniamolo ed attendiamo che Amazon effettui le proprie operazioni.

Quello che adesso dovremmo andare a fare è compilare la tabella della colonna Gestito da logistica di Amazon. Le voci da compilare sono tre:

  1. Prezzo articolo: la cifra a cui intendiamo vendere il nostro prodotto su Amazon.
  2. Spedizione ad Amazon: le spese di spedizione che dovremo sostenere per spedire il pacco al magazzino di Amazon.
  3. Costo del prodotto: la spesa da noi sostenuta (per singola unità) per l’acquisto del prodotto.

Una volta compilati i campi richiesti, premiamo sul bottone Calcola e verrà generata automaticamente una tabella riportante il nostro guadagno netto. Semplice, no?

Come capire, a questo punto, quale sia il costo da applicare? Sicuramente la scelta migliore è quella di fare un po’ di prove modificando la voce Prezzo articolo, fino a quando il guadagno netto non rispetta le nostre aspettative. Generalmente, per poter essere certi di avere un buon guadagno senza intaccare le vendite, dovremmo raggiungere il giusto compromesso ottenendo un guadagno netto di circa il 30% su ogni articolo venduto.

Amazon FBA: come iscriversi

Ora si fa sul serio: ecco la procedura spiegata passo dopo passo

È arrivato il momento di iscriversi al servizio venditori di Amazon. Devi sapere fin da subito che esistono due categorie di venditori:

  • Venditore base: Il venditore base (o individuale) ha un limite di vendita di 40 articoli al mese e commissioni direttamente legate ai volumi: 0,99 € ad articolo venduto cui va aggiunta una percentuale di commissione di vendita in base alla categoria scelta per il prodotto.
  • Venditore professionale: è possibile vendere illimitati prodotti con una quota mensile di 39€+IVA. Verrà inoltre aggiunto, come per il venditore base, una percentuale di commissione che varia dall’8% al 20% in base alla categoria in cui il prodotto è stato inserito.

“Attenzione: per operare su Amazon è necessario disporre di partita IVA. Rivolgiti al tuo commercialista per gli aspetti fiscali.”

Per iniziare, un account base andrà benissimo. Tieni a portata di mano i seguenti documenti, i quali possono esserti richiesti in qualsiasi momento durante la registrazione o da parte del supporto tecnico:

  • Il documento di identità di chi sta aprendo l’account
  • Numero di partita IVA
  • Visura camerale
  • Indirizzo della sede legale
  • IBAN
  • Carta di credito (le carte prepagate non sono accettate)

Adesso che hai tutto pronto, recati nella pagina di registrazione Seller Central (http://bit.ly/sellercentralamazon) e premi sul bottone Registrati ora.

“Attenzione: si consiglia di utilizzare Firefox durante l’utilizzo della piattaforma Seller Central. Altri browser non sono in grado di caricare correttamente alcuni elementi.”

Preparare etichette e codici a barre

Altri piccoli dettagli vanno sistemati prima di procedere con le vendite vere e proprie

Prima di spedire i prodotti al magazzino di Amazon è necessario ottenere il codice UPC (chiamato anche EAN, in Europa). Il codice UPC serve ad identificare una determinata fabbrica e prodotto all’interno del mercato ed è un requisito necessario per poter commerciare su Amazon. Oltre al codice UPC è necessario anche ottenere, mediante il Seller Central, il codice ad utilizzo interno di Amazon, chiamato FNSKU. Quest’ultimo codice permetterà di identificare il prodotto all’interno dei magazzini e dovrà essere applicato dalla fabbrica su ogni singolo prodotto prima della spedizione. Vedremo più avanti nel dettaglio questo passaggio.

Il nostro primo codice UPC…
Per ottenere un singolo codice UPC, possiamo utilizzare il servizio SingleUPC puntanto il browser su http://bit.ly/singleupc.
Una volta entrati nella homepage di SingleUPC, facciamo click sul bottone Single UPC & Digital Barcode file, come mostrato nell’immagine di seguito:

A questo punto, nella finestra successiva, selezioniamo la quantità di codici UPC da acquistare. Avremo bisogno di un singolo codice per tipologia di prodotto venduto. Continuando con il nostro esempio, se decidiamo di vendere cavi USB, avremo bisogno di un solo codice UPC, qualsiasi sia il nostro ordine. Il codice UPC inoltre rimarrà invariato nel tempo per quel determinato prodotto.
Avremo bisogno di un nuovo codice UPC nel momento in cui decideremo di mettere in vendita un secondo prodotto o di rinnovare completamente quello che stiamo già vendendo.
Possiamo inoltre scegliere se acquistare:

  • UPC Assignment: è la soluzione ideale per chi vuole iniziare con Amazon FBA. Verrà consegnato esclusivamente un codice UPC al costo di 10$.
  • Single UPC and Digital Barcode: oltre al codice UPC verrà consegnato anche un barcode digitale da utilizzare al costo di 23$. Per la vendita su Amazon, il Digital Barcode non è richiesto.

Selezioniamo quindi la voce Add to cart dalla tabella UPC Assignement e terminiamo l’acquisto inserendo i dati personali richiesti. Nel giro di pochi minuti ci verrà consegnato il codice per email.

… e il codice FNSKU
Nel momento in cui andremo a creare la scheda prodotto su Amazon, ci verrà richiesto da una parte il codice UPC dell’oggetto e dall’altra, ci verrà comunicato un codice denominato FNSKU. Quest’ultimo dovrà essere comunicato alla fabbrica prima dell’ordine, in quanto è fondamentale che venga applicato su ogni singolo prodotto. Se ciò non dovesse essere fatto, infatti, Amazon non sarà in grado di capire da chi proviene la spedizione e non potranno organizzare di conseguenza il magazzino e tutti i servizi logistici che si trovano dietro la vendita di un prodotto.

Come vendere il prodotto?

Scopriamo insieme la procedura in dettaglio… non è poi così difficile!

Siamo arrivati al clou della nostra esperienza con Amazon FBA. È arrivato infatti il momento di mettere in vendita il prodotto che con cura abbiamo selezionato, acquistato ed importato.
Come prima cosa, accediamo al pannello di Amazon Seller Central (http://bit.ly/sellercentralamazon) e nella parte alta della pagina selezioniamo Catalogo e dopodichè “_______”.
Da qui partirà la procedura per aggiungere il nostro prodotto al catalogo Amazon. Come prima cosa dovremo selezionare la categoria di riferimento e le eventuali sottocategorie.

Selezioniamo con cura questo aspetto, in quanto Amazon calcolerà le proprie “tasse” in base alla categoria di riferimento. Questo valore è inoltre fondamentale per evitare di entrare in concorrenza con prodotti simili, ma che appartengono ad una categoria differente.
Una volta terminata l’operazione, premiamo sul tasto Seleziona.

Una scheda per il nostro prodotto
Nella nuova finestra passiamo alla realizzazione della scheda prodotto vera e propria. Nella prima pagina sarà necessario inserire le informazioni base dell’oggetto che intendiamo vendere, tra cui, al primo posto, il codice EAN/UPC precedentemente acquistato.
Scegliamo poi un titolo, la marca del prodotto, il nome del produttore ed il codice dell’articolo. Questi ultimi quattro valori possono essere inventati a proprio piacimento, ma è buona norma che rispettino effettivamente la realtà, soprattutto nel momento in cui avremo in vendita decine di prodotti con decine di acquisti giornalieri.

Nella parte alta della scheda prodotto dovremo configurare diverse voci: le Informazioni essenziali, che abbiamo appena visto, le Varianti, nel caso in cui il prodotto presenti alcuni valori personalizzabili (per esempio, la taglia dei vestiti), Offerta, ovvero il costo di vendita del prodotto ed infine Immagini, la scheda in cui dovremmo caricare le foto dell’oggetto.
Soffermandoci un momento su quest’ultima voce, ricordiamoci che:

  • I prodotti devono occupare almeno l’85% dell’immagine. Le immagini devono mostrare solamente il prodotto in vendita con nessun logo o filigrana.
  • Le immagini devono contenere uno sfondo completamente bianco.
  • La dimensione delle immagini deve essere almeno di 1.000 pixel sul lato più lungo.
  • Il formato delle immagini deve essere JPEG, TIFF oppure GIF.

Una volta compilata la scheda, avremo il nostro primo prodotto in vendita su Amazon! Così facendo, però, stiamo lavorando con la modalità FBM. In questo momento, quindi, dovremo essere noi ad occuparci di tutta la gestione del prodotto, cosa che invece vogliamo evitare.

Inviare il prodotto al magazzino Amazon

Ovvero come passare senza intoppi da FBM a FMA

Dobbiamo ora passare alla configurazione Amazon FBA e per farlo, premiamo sul tasto Inventario posto nella parte alta del nostro Seller Central e dopodiché facciamo click sulla voce Gestisci il tuo inventario nel menù a bandierina che si aprirà.
Così facendo avremo una visualizzazione di tutti i prodotti presenti all’interno di Amazon.

Da qui adesso dobbiamo andare a selezionare il prodotto che vogliamo inviare ad Amazon. O per essere più precisi: qui inizieremo la procedura che ci permetterà di spedire il lotto di prodotti dalla fabbrica con cui siamo entrati in contatto direttamente ai magazzini di Amazon.
Per farlo, selezioniamo il menù a bandierina corrispondente al prodotto che intendiamo trasformare nella formula Amazon FBA e facciamo click su Converti in gestito da Amazon. Come prima cosa, ci verrà chiesto di configurare l’indirizzo Mittente, ovvero l’indirizzo dal quale partirà la spedizione. Compiliamo il modulo come richiesto, facendo attenzione ai dati inseriti.

A questo punto inizieremo la procedura guidata che ci porterà ad avvisare Amazon dell’imminente arrivo del pacco. È sempre in questa fase che ci verrà comunicato il codice FNSKU, il quale dovrà essere stampato su ogni singolo prodotto da parte della fabbrica da cui abbiamo acquistato il lotto di prodotti. Si tratta di un passaggio fondamentale, in quanto, senza questo codice, Amazon non sarà in grado di organizzare i nostri oggetti all’interno del magazzino.

Il trucco per vendere di più su Amazon

Creare prodotti Bundle può farti aumentare le vendite. Vediamo come procedere

Riuscire a differenziare il proprio prodotto rispetto alla concorrenza non è sempre semplice. La cosa che tutti cercano di fare è quella di abbassare quanto più possibile il prezzo, così da spiccare tra la concorrenza. Non sempre però questa è la scelta più intelligente da fare: da un lato, infatti, si riduce drasticamente il margine di guadagno, ma dall’altra parte si rischia di dare una sensazione di scarsa qualità del prodotto. L’alternativa che ha preso piede su Amazon è quella di realizzare dei “bundle”, ovvero dei pacchetti di prodotti che possono essere utili tra di loro. Un esempio? Invece che vendere un semplice cavetto USB, potremmo vendere un piccolo astuccio contenente i cavetti USB maggiormente utilizzati. Così facendo, non sarà necessario abbassare i margini di guadagno, anzi, potremmo tenere un costo del prodotto elevato colpendo una clientela differente.
Per realizzare un prodotto bundle è necessario discutere di tale scelta con la fabbrica con cui si è in contatto. Generalmente è sufficiente, dopo il primo contatto che abbiamo visto in precedenza, specificare che si intende costruire un bundle pack, specificando da che tipologia di prodotti deve essere composto il nostro pacchetto.
L’unica nota negativa è che, essendo un prodotto mediamente personalizzato, le fabbriche tendono ad alzare il numero minimo ordinabile, anche in ragione del fatto che sarà necessario realizzare una confezione ad-hoc per il nostro bundle.